giovedì 28 ottobre 2010

POKER: ABILITA O FORTUNA?

Ci sono molte persone che considerano e credono realmente che l’abilità nel poker non sia coinvolta, se non in minima parte, poiché la fortuna la fà da maggiore, relegando così il poker come gioco d’azzardo anziché come “skill game” (gioco di abilità). Inutile dire che non esiste un pensiero più sbagliato per i vari motivi che troverete nel corso di questo articolo.


La più grande distinzione tra il poker e il gioco d’azzardo è che nella maggior parte di questi ultimi si gioca contro il banco (per motivi di semplicità definiamo ‘banco’ come termine che indica un qualsiasi casinò), dove si possono trovare i vari giochi come: la roulette, il baccarat, le slot machine, i dadi e tanti altri dove il giocatore non deve prendere una decisione strategica fondata sulla logica ma semplicemente effettuare una scelta data da una sensazione o un intuizione del momento.
Un’altra principale differenza risiede nel fatto che nel poker le regole stesse mettono ogni giocatore in una condizione statisticamente equa di vittoria mentre le regole insite nei giochi d’azzardo stabiliscono un definito vantaggio contro ogni giocatore che và a favore del banco stesso e, a lungo termine, rende questo vantaggio inesorabile.

Il poker è un gioco dove l’abilità va a braccetto con la tecnica, in un contesto preciso dove anche, e soprattutto, i calcoli delle probabilità hanno un ruolo primario ma non solo; infatti determinate decisioni possono essere prese contestualmente in base alle caratteristiche dei giocatori che sono seduti al tavolo o, addirittura, si può ricorrere al classico “bluff” ( ossia rappresentare una mano che in realtà non si possiede per far sì che il nostro avversario passi la propria cedendo il piatto).
Queste sono solo alcune delle peculiarità del poker che possono essere sfruttate da chi sa giocare ed approfittare delle varie situazioni che si creano di volta in volta al tavolo da gioco, e la ragione per cui il poker sembra un gioco di fortuna è data dalla varietà di possibilità e di soluzioni elevatissime che non si possono misurare in una piccola sessione di gioco.

In pratica la fortuna nasconde, e quindi maschera, il fatto che il poker sia un gioco d’abilità che determina di ottenere dei risultati positivi a lungo termine, prendendo la giusta decisione in una situazione specifica, così come accade nel gioco degli scacchi anche se le regole e le caratteristiche sono diverse.
Se per molti lettori può sembrare ridicolo comparare il texas hold’em al gioco degli scacchi si possono scoprire, invece, molte similitudini insite in entrambi i giochi, le quali possono essere: specifiche strategie prese a fronte di un determinato avversario, calcolare le prossime azioni da prendere in base a quelle che stimiamo i nostri avversari faranno o, sfruttare determinate debolezze e caratteristiche dei giocatori seduti al tavolo, cambiando quindi il proprio stile di gioco.
Questi pochi esempi appena citati rendono i due giochi così simili e così diversi poiché nel poker esiste un ulteriore componente da considerare, ossia il calcolo delle probabilità.

Il discorso delle probabilità che si hanno di raggiungere un punto (scala, colore, full, etc.) influiscono, o possono influire pesantemente, le nostre scelte in quel momento contestualmente alla situazione in cui ci si trova, così da poter valutare la propria mano e quanto questa possa migliorare per battere quelle dell’avversario, in relazione alle carte che sono già visibili sul tavolo.
Inoltre si rende necessario attingere a tutte quelle informazioni che si sono ottenute in quel momento, in base alle azioni che sono avvenute nella specifica mano ma anche a quelle giocate precedentemente in modo da poter prendere la scelta più giusta.

Insomma, ancora pensate che giocare a poker sia come giocare alla roulette,ai dadi, alle macchinette o ai gratta e vinci?

FANTASTICI 4

è iniziata da quasi un mese la promo su GD poker che premia i migliori 4 del proprio livello di gioco e che per il momento mi vede ai vertici della classifica dei turbo 30.